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Delirio da quarantena

  • Immagine del redattore: starwells
    starwells
  • 27 apr 2020
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 1 mag 2020

Per cominciare, oggi vorrei cogliere l’occasione di scrivere per ringraziare tutte le persone che la scorsa settimana mi hanno contattato, in un modo o nel altro, per commentare il mio ultimo post. Mi ha fatto piacere che i racconti delle mie vicissitudini siano piacevoli da leggere e che vi siate sentiti partecipi delle mie avventure. Ho sempre amato scrivere, e amo condividere queste cose con voi.

Dopo un mese e mezzo di quarantena, ammetto che l’equilibrio dell’umore non è una cosa sempre facile da mantenere. Durante questa prima settimana da sola nel mio nuovo appartamento, ho cercato di programmarmi per quanto possibile le giornate, in modo da poter mantenere una certa regolarità. L’orario dei pasti e il menù settimanale, la spesa, i workout di ginnastica, tempo da dedicare allo studio spirituale e a varie attività ricreative.

Uno dei miei maggiori problemi è sicuramente quello di non disporre di una connessione wifi. Al momento utilizzo i GIGA della mia promozione italiana sul cellulare valida fortunatamente anche in UE, ma essendo limitati non mi permette di guardare Netflix, fare videoconferenze su Zoom o Skype, limitando anche l’utilizzo di Youtube, le video chat o le chiamate WhatsApp. Mi rimane la possibilità di fare un uso responsabile dei social network e della navigazione su internet.

Sono in ogni caso riuscita, proprio qualche giorno fa, ad ottenere “l’Empadronamiento” ovvero il certificato di residenza qui ad Almería. Fatto in maniera telematica, grazie a dei funzionari comunali molto disponibili, e al aiuto di Miguel nel capire bene di quali documenti ci fosse bisogno. Ora mi manca solo di avviare la procedura per il NIE, ovvero il documento identificativo per gli stranieri. Nonostante abbia tutti i documenti, la procedura per questo è più complessa; nei prossimi giorni cercherò di capire cosa sia possibile fare nonostante i blocchi causati dalla pandemia.

Per ovviare alla mancanza di Netflix, ho ritirato fuori tutti i DVD della mia collezione, in particolare, ho reiniziato la visione della mia serie preferita di sempre, ovvero Xena: Principessa Guerriera. Con due o tre episodi al giorno, questo weekend ho finito la prima stagione, ora me ne restano altre cinque! Magari un giorno scriverò un saggio sul perché questo telefilm rimarrà per sempre un cult e in che modo la sua protagonista mi abbia influenzato negli anni.

Un’altra attività che sto riscoprendo con piacere, è quella del disegno. Chi non mi conosce forse non sa che il mio più grande sogno, a partire dalla scuole medie fino alla fine delle superiori, era quello di diventare una disegnatrice di fumetti. Nella mia adolescenza, ho disegnato molto più di quello che ho studiato. Dopo il diploma ho frequentato per tre anni la “Scuola Internazionale di Comics” nella sede di Firenze. Sono stati anni bellissimi e molto divertenti, in cui ho stretto amicizie preziose, ma di certo non sono serviti molto alla mia formazione artistica. Dopo quel periodo infatti ho smesso quasi completamente di disegnare per dedicarmi ad altri interessi. Ogni tanto dipingevo qualcosa, o facevo qualche disegno per un amico, o scarabocchiavo nei miei mille mila quadernini, ma il tempo, il lavoro, lo spazio e le mie tutto sommato limitate capacità, me lo rendevano difficile.


Oggi, che ho molto tempo, ho riscoperto il piacere di farlo solo perché mi va. Ho iniziato scarabocchiando dei paesaggi (cosa che non avevo mai fatto prima), con una penna su un quadernino nuovo. Poi ho ricominciato a copiare le pose delle mie star preferite come Lady Gaga o Rosalía. Ora faccio tutto quello che mi ispira sul momento, ho persino ripreso in mano le matite colorate. E questo mi fa davvero molto piacere.

Per passare il tempo in maniera più o meno costruttiva, ho inoltre terminato di sistemare tutte le mie cose nel nuovo appartamento. Ho progettato quattro nuovi “selfie-photoshoots” da fare con le mie quattro parrucche cosplay, utili per risollevarmi l’ego e dimenticare per qualche ora la ricrescita dei capelli che inizia ad essere fastidiosa. Seguo un ferreo regime alimentare, con un menù studiato ogni settimana che prevede anche pizza surgelata e coca cola la domenica sera, e la preparazione di almeno un dolce o una ricetta più complessa a settimana (il sabato). Stavolta mi sono dedicata alla layer cake con crema pasticcera e frutti di bosco e ora ho una torta gigante in frigo che non so come fare a finire. 4 o 5 volte a settimana faccio un workout. Al momento seguo i programmi settimanali di allenamento di Pamela Reif, una giovane e atletica ragazza tedesca piuttosto in voga ora su Youtube. I suoi workout di 10, 15 o 20 minuti incentrati sulle varie zone e combinati nella giusta maniera, mi fanno sudare e mettono duramente alla prova i miei muscoli, ma mi stanno anche dando molta soddisfazione. Insomma un’ottima alternativa alla palestra! In ultimo, nel attesa di poter riutilizzare il pc fisso (anche qui una lunga storia), ho ripreso il mio primo portatile, vecchio di più di 10 anni, dove avevo lasciato in sospeso il finale di “Dragon Age: Origin” nel 2014. Questo significa riprendere in mano un gioco con una modalità più difficile rispetto a quella dei giochi attuali, a cui non sono più abituata, e nella fase clou della storia: ovvero uccidere i nemici più potenti. Beh, ora potrò finalmente dedicarmi a terminarlo, cancellando così la vergogna di non averlo mai fatto prima.

Nonostante tutto questo, ho ancora dei momenti di umore veramente basso. Non poter uscire e raggiungere quel mare che dal balcone sembra così vicino, non poter vedere i miei amici o frequentare la chiesa, andare al ristorante, ma soprattutto l’idea di non poter prendere un mezzo qualsiasi per viaggiare, mi fanno sentire in gabbia. E questo è il meno. Il vero problema è che la vita ha messo tutto in pausa e quello che sarà il futuro è un grande punto interrogativo.

Quando sono arrivata in Spagna a fine Gennaio, sapevo di non sapere quello che mi aspettava. Certo però, è che una cosa così nessuno l’avrebbe potuta immaginare. A volte mi sento sola e la presenza di familiari e amici da poter contattare telefonicamente o attraverso internet è fondamentale. Ringrazio tutti quelli che mi stanno vicino anche solo col pensiero e mi scuso con tutti quelli a cui penso ma che non contatto personalmente.

Quando alla fine della giornata, mi butto sul letto e mi godo la luce arancione della città filtrare attraverso le tapparelle socchiuse penso che infondo, se resistiamo e facciamo del nostro meglio, alla fine di tutto questo saremo persone migliori. La vita ha un modo strano di indirizzarci sul nostro cammino e in questi ultimi anni ho imparato sulla mia pelle che fare programmi è necessario, ma ciò che conta davvero è essere pronti a cambiare direzione. Tutto quello che attraversiamo serve per forgiarci e io sento e voglio credere che il futuro che ci aspetta sarà straordinario. Quindi non perdiamoci d’animo! Accettiamo anche i momenti di debolezza, di tristezza, di preoccupazione e di paura, ma poi continuiamo a guardare le cose con positività e desiderio di imparare. Come dice una famosa scrittura: <<...sappi figlio mio che tutte queste cose ti daranno esperienza, e saranno per il tuo bene.>> (Dottrina & Alleanze 122:7)

1 Comment


Settimia Lucia Petarra
Settimia Lucia Petarra
Apr 27, 2020

Ciao Ester, in questo periodo credo che sia normale avere dei momenti di tristezza, ma dobbiamo cercare sempre la forza di risollevarci.Anche a me manca di avere tutta la famiglia riunita e i nipotini.speriamo che tutto questo passi presto.

Guardando i tuoi disegni ricordo sempre quella volta che hai dimenticato i tuoi disegni sul treno. Che dispiacere!

Ho sempre apprezzato il tuo lato artistico e spesso ne parliamo con Davide e la Silvia.

Ti auguro ogni bene e credo che qualcosa di bello succederà nella tua vita.

Un abbraccio.Settimia

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