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Nessun Rimpianto

  • Immagine del redattore: starwells
    starwells
  • 27 mag 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Era il 26 Maggio del 2018 quando sono arrivata in città ad Almería per visitare l’Alcazaba per la prima volta. Mi ero fatta un programma per il giorno abbastanza preciso. In mattinata avrei visitato la fortezza, avrei cercato un posto dove pranzare e poi nel pomeriggio sarei andata nel parco naturale di Cabo de Gata alla Playa del Monsúl per fare chissà magari anche un bagno.


Mi ricordo la difficoltà nel trovare un parcheggio. Ora che conosco la città rido quando ci ripenso. Se l’avessi saputo allora, non avrei mai cercato di arrivarci in macchina ma avrei parcheggiato prima. Andare su e giù per quelle stradine strette e sconosciute è abbastanza un incubo. Infatti ho dovuto improvvisare lasciandola in un parcheggio/garage a pagamento e sapete quanto siano cari quei posti…


Mi ricordo anche il cielo terso, senza nemmeno una nuvola, e il sole che in quel periodo già batte forte. Non avevo un cappello così mi sono legata la sciarpina in testa a mo di turbante mentre salivo la ripida scalinata per entrare nell’Alcazaba. Ricordo il color ocra scuro delle mura, quasi arancione, nella luce del sole di mezzogiorno...oggi il monumento è stato interamente ristrutturato e le mura ora sono pulite, di un meraviglioso color rosa chiaro. Anche il giardino è molto più curato.


Affacciandosi verso il Cerro di San Cristobal anche la vista è decisamente migliorata...non più erbe e cespugli incolti, ma un parco meraviglioso che la notte si illumina con dei romantici giochi di luce. Eppure io a quel tempo rimasi molto affascinata dalla vista. I tetti della città...quadrati, bianchi e dai colori della terra...stendersi fino al mare. Un mare azzurro intenso e luminoso...sapete quanto io ami queste cose. Sono sempre stati una specie di ossessione per me.


E’ stato in quel momento che ho formulato per la prima volta questo pensiero...voglio vivere qui. Non so se pensassi proprio a quello o se semplicemente desiderassi vivere in un posto con quelle caratteristiche. Probabilmente il legame con Almerίa si è stretto in seguito anche grazie ad altri fattori. Però oggi, dopo sei anni da quel giorno capisco che era scritto nel destino. Perché ci sono cose di questa città che semplicemente mi scorrono dentro e io non ci posso fare niente. Non sono le persone, non sono le esperienze, sono proprio le cose. Che assurdo vero? Eppure mi basta uscire dalla porta, camminare per le strade, guardare fuori dal finestrino del bus: una palma, un muro, lo scorcio di una strada, la cosa più scema. E mi rende felice. Però felice, in pace, io non lo so descrivere con delle parole. Semplicemente sono. Sono io nel posto dove devo essere, nel punto in cui sono, non importa...tutto andrà bene. Il futuro è tutto da scrivere ma io sono qui, sono qui e sì oggi capisco che non ho nessun rimpianto.

Io me lo chiedo spesso, se cambierei qualcosa del mio passato. Qualche scelta sbagliata che ho fatto, qualcuna delle cose che mi hanno fatto soffrire, se mi sia mai pentita di qualcosa. Ma io non sono così. Non sono il tipo che rimugina troppo sulle cose...allora precisiamo. Rimugino tanto su un sacco di stupidaggini e anche su cose importanti, anche per tanto tempo, anche causandomi dolore non necessario. Però poi tutti sappiamo che questi momenti passano, la vita va avanti, le cose si risolvono. E io non cambierei niente.


Io non prendo sempre le decisioni giuste. A volte prendo proprio le decisioni sbagliate, sapendo di farlo. E sapete una cosa? Credo che sia proprio questo il segreto per non avere rimpianti. Fare quello che ci si sente di fare. E’ ovvio che poi ci saranno delle conseguenze, quindi per farlo bisogna essere anche abbastanza maturi per accettarle. Ed essere abbastanza coraggiosi quando si arriva a toccare il fondo, per rialzarsi e cambiare.

Però farsi tante storie rimuginando sul passato e sulle scelte fatte e sul se non avessi qui o se invece avessi li, è totalmente inutile. Non rimpiango nessuna delle mie decisioni, nemmeno quelle che mi hanno fatto del male, non sarei quella che sono oggi, se non l’avessi fatto. Non si impara purtroppo, senza sbagliare.


Ma la scelta di essere qui, quella non è stata uno sbaglio; quella è stata una delle decisioni più importanti e una delle migliori che abbia mai preso nella mia vita.


Io non lo so ancora esattamente quale fosse lo scopo. Se c’è un obiettivo da raggiungere di quelli tangibili, che la gente vorrebbe vedere per poter dire: “Ah sì hai fatto bene guarda, hai trovato marito, hai trovato il lavoro perfetto, sei diventata milionaria” o altre cose sceme tipo queste. Arriva un punto nella vita in cui dobbiamo crescere, e per farlo dobbiamo cambiare. Non siamo tutti uguali, quindi non è che tutti debbano trasferirsi in un altro paese per crescere o in gergo da nerd “per passare di livello”. Ma io sì, io ne avevo bisogno: allontanarmi da tutti e ricominciare.


Sono passati quattro anni e mezzo e ancora non so quale lavoro voglio fare. Forse tutti, forse nessuno. Ancora non sono riuscita ad avere una relazione romantica normale. Forse da quindici anni a questa parte non mi ero mai ritrovata in una situazione economica così precaria. Sono lontana dalla mia famiglia e dai miei amici di tutta una vita. Eppure ragazzi io sono felice. Non saprei proprio come altro dirlo. Forse questo post lo scrivo più per me che per gli altri, ma solo perché mi fa sentire grata per tutto...per tutto. Le cose belle, quelle brutte. La vita, tutto è una meravigliosa esperienza. E se mi sento così allora vuol dire che non ci sono altre spiegazioni: sono sulla strada giusta.


Le relazioni importanti, quelle speciali, non vengono scalfite dalla distanza. Dei soldi non mi è mai importato nulla e mai mi importerà. Ci sono gli amici, quelle persone che ti conoscono, ti vedono e ti amano per quello che sei, c’è il mare e ci sono le palme, c’è l’Alzacaba che mi ricorda dell’amore universale e della mia appartenenza a questo meraviglioso pianeta Terra. Ci sono le torte, l’arte e la forza creativa, e poi c’è lei, la musica. Che sto ritrovando e che mi sta aiutando a collegare una volta per tutte la vecchia me con la nuova me.


Insomma, c’è la speranza e dove c’è speranza c’è vita. C’è uno scopo. C’è Dio.

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