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Evoluzione 2022

Nel pieno del caos di queste festività natalizie, sto cercando disperatamente di ritagliarmi un po' di tempo dal lavoro, per parlare finalmente di lavoro. Sì, perché il tempo scorre rapido e sono consapevole di non aver ancora parlato della mia nuova e seconda attività, per questo sono qui oggi.


Grazie al consiglio e alle raccomandazioni di un amico, all’incirca verso Aprile di quest’anno ho avuto la possibilità di conoscere i soci titolari del ristorante/caffetteria “La Cuarta Planta”. Si tratta di un locale molto carino situato al quarto piano della scuola di musica EMMA in centro città, dove il pomeriggio si possono bere un cocktail o un caffè e alla sera gustare un delizioso e ricercato menù di tapas, ma anche piatti di carne e pesce alla brace. Inoltre il posto è a disposizione per i più svariati eventi, cene o feste di compleanno ma anche addii al nubilato e altri tipi di feste personalizzate, con la possibilità di avere musica dal vivo, dj, animazione o altro.

All’epoca c’era solo una cosa che mancava all’ampia selezione di servizi offerti. La vetrinetta dei dolci situata subito all’entrata infatti era vuota. Mancava giusto una persona che potesse occuparsi di questo, riempirla con torte o altri dolci fatti in casa da poter offrire ai clienti più golosi. E’ stato quasi uno shock per me che senza nemmeno conoscermi o esigere titoli professionali, abbiano deciso di affidarmi questo incarico.

E così da Giugno questo è diventato ufficialmente il mio secondo lavoro. Con un contratto in regola di 8 ore la settimana che posso combinare in maniera efficiente con le ore di lavoro nel ristorante e con uno stipendio a fine mese che mi permette finalmente di coprire tutte le mie spese fisse e magari di togliermi anche qualche sfizio.

Sarò sincera, tra l’entusiasmo iniziale e lo scontro con la realtà effettiva, mi ci è voluto un po’ di tempo per abituarmi ai nuovi ritmi e soprattutto per capire cos’era che stavo davvero facendo. Tutto è cominciato in maniera frettolosa, mi è stata data la possibilità di cucinare direttamente nei loro locali due o tre mattine alla settimana quando il ristorante è chiuso. Grandioso direte voi, peccato che la loro cucina non fosse affatto attrezzata per lavori di pasticceria. Così molte cose me le sono fatte comprare, ma molte altre le ho portate io direttamente, compresa la mia planetaria. Ho dovuto anche adattarmi a dover condividere gli spazi con il resto del personale che ancora oggi credo non sia completamente cosciente della mia presenza.

Ho voglia di fare un elenco dei principali problemi, ed eccolo qui:

- dover lavorare in uno spazio disordinato e con molteplici possibilità di contaminazione con altri alimenti come carne e pesce;

- disporre di un’attrezzatura professionale ridotta;

- difficoltà di collaborazione con il responsabile di cucina per ordinare puntualmente gli ingredienti necessari, ma anche per avere degli spazi riservati in cui altri non mettano le mani e naturalmente per conservare eventuali preparazioni in mia assenza;

- fare in modo che il personale mantenga la vetrina pulita e ordinata e con una buona presentazione dei dolci che io cerco con fatica di esporre nel miglior modo possibile;

- coordinarsi con i camerieri che evidentemente non sono abituati a tagliare o servire torte;

- riuscire ad avere un feedback sull’andamento delle vendite o sulla buona riuscita di un dolce;

- difficoltà di comunicazione con i soci in generale.

Questi insieme al fatto che le cose non sono andate proprio come mi aspettavo. Forse ingenuamente pensavo che sarebbe stato subito un successo, mentre invece è già tanto che si ricordino dopo 5 mesi che ci sono anche io. Ma va bene, inizialmente ci sono rimasta un po’ male ed è anche per questo che forse non mi ero ancora messa a scrivere un post in proposito. Ma oggi ho fatto pace con le mie aspettative troppo altre e che tra l’altro mi ero fatta senza conoscere davvero la situazione. Oggi mi ci sono abituata e per questo sto cercando invece di giocare sui miei punti di forza e sui fattori estremamente positivi di questo lavoro per poter fare un ulteriore passo in avanti.

Ecco quindi un altro elenco con le cose migliori di questo lavoro:

- flessibilità oraria in cui mi posso organizzare a mio piacimento;

- totale libertà di scelta su quali torte fare e quando;

- assenza di controllo quasi su tutto, non mi controllano gli orari né le vendite, l’unica cosa che a loro importa è che ci siano sempre dei dolci nella vetrina;

- nessun limite di spesa per ingredienti o altre attrezzature di cui dovessi avere bisogno;

- ogni idea è ben accettata, anche su cose che non si erano mai fatte prima, libertà creativa;

- ottima paga oraria.

Mi piacerebbe anche spendere due parole sulle cose principali che ho dovuto fare per adattarmi alla situazione. Ho pensato che se non aveva funzionato il mio tentativo di impressionare i titolari, il personale e i clienti stessi, l’unica cosa a cui dovevo puntare, era focalizzarmi sul migliorare le mie capacità. Ovvero fare questo lavoro principalmente per me stessa. Così ho iniziato ad approfittare della libertà creativa che mi viene concessa per provare nuove ricette e nuove tecniche. Di settimana in settimana mi organizzo il lavoro cercando però di buttarmi già avanti. Adesso per esempio sto lavorando sulle proposte di Natale esattamente nella stessa maniera in cui avevo iniziato a studiare proposte per Halloween settimane prima. Anzi, più o meno mi sono fatta già un programma annuale.

Sono davvero molto contenta, mi sto creando un ricettario personale, ho degli obiettivi che mi mantengono sempre emozionata all’idea di dover entrare in cucina. Allo stesso tempo sto cercando di studiare i gusti delle persone. Mi sono resa conto di quanto la tradizione della pasticceria italiana sia ad un livello decisamente più alto (al pari di quella francese) rispetto a quello che si può trovare qui. La gente deve essere educata ad un tipo di dolce più raffinato in cui la preparazione e la tecnica, sono più importanti della mera apparenza. Anzi quello che qui forse conta di più è la tradizione casalinga. I dolci tipici infatti sono semplici, quelli della nonna per intendersi, quasi noiosi per una come me. Come posso fare quindi per far avvicinare le persone ad una cucina differente?

Al momento sto puntando sulla pasticceria americana. Cupcakes e torte a strati, che attirano l’attenzione per come vengono decorate e perché in fondo tutti le conoscono. Poi ogni tanto ci aggiungo qualche tocco personale. La torta Barozzi per esempio, è il mio cavallo di battaglia e anche se nessuno sa che è la ricetta di mio nonno, ogni volta che la faccio finisce in tempo record. Le persone devono ancora abituarsi al fatto di trovare delle torte alla Cuarta Planta.


Mi era stato anche promesso che mi avrebbero promozionato ma pare che se ne siano dimenticati. Così cerco di promozionarmi come posso, ho creato delle etichette personalizzate da esporre e cerco di condividere il più possibile sui social, ma ho già in mente anche qualche progetto più grosso. Aspetterò solo il momento giusto. Per ora mi godo questo equilibrio tra ore di lavoro e tempo libero che spesso uso per l’organizzazione.


Ora, mancano solo poche ore alla fine di questo 2022 e mi rimane poco tempo per riuscire a scrivere una conclusione a questo post che ho iniziato a buttare giù più di un mese fa. Non capisco perché mi sia così difficile trovare le parole giuste per terminare il discorso, ma come succede alla fine di ogni anno è necessario ritagliarsi un po' di tempo per guardarsi indietro e fare il punto della situazione.


La storia della mia evoluzione lavorativa qui è un po' la storia dell'evoluzione del mio ultimo anno. Uno dei miei obiettivi principali era quello di ritrovare una stabilità economica e ci sono riuscita. Inoltre anche la mia vita sociale sta migliorando poco a poco e di questo ne avevo davvero bisogno. Comunque, ora faccio un lavoro che mi dà molte soddisfazioni ma so di essere solo all'inizio...anche perché io non pretendo mai di essere arrivata, il mio destino è in evoluzione costante ed è così che mi piace.


Oggi sono felice. Ciò di cui vado più fiera è che quando mi riguardo indietro non ho rimpianti. Lo dico sempre che preferisco sbagliare piuttosto che non provare a fare qualcosa in cui credo e nel bene e nel male questo mio atteggiamento mi ha fatto arrivare fino a qui ed essere semplicemente la persona che sono.


Io amo il momento in cui un vecchio anno finisce e ne inizia uno nuovo. La vita sembra sempre piena di speranza e sogni che sono lì a un passo, pronti per realizzarsi. E la mia esperienza mi insegna che le cose belle succedono a chi ha fede, a chi ci prova e a chi ha la pazienza di aspettare e la forza di superare i problemi. Un po' come fare una torta. Si studia, ci si esercita, si prova e si riprova fino a quando non viene perfetta! E la soddisfazione di mangiarla condividendola con chi si ama è il principale motivo per cui amo la cucina e la pasticceria. E per cui amo scrivere e condividere i miei pensieri.


Grazie a chi per un altro anno ha letto questi post e mi ha sostenuto. Da vicino e da lontano, vi esprimo nuovamente la mia gratitudine augurandovi un meraviglioso e sereno nuovo anno. Vi voglio bene.

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