Lo scrittore e filosofo tedesco Gotthold Ephraim Lessing scrisse questa frase che noi Italiani conosciamo meglio perché riportata da una famosa pubblicità: “L’attesa del piacere è essa stessa piacere”. Sono anni che rifletto sul concetto dell’attesa e ho sempre pensato che un giorno avrei scritto qualcosa su questo argomento. Ho iniziato questo post settimane fa, durante la quarantena, ma solo oggi per qualche ragione, mi sento pronta a terminarlo.
Stasera sono seduta su dei gradini di pietra in un posticino un po’ isolato di fronte al porto di Almería. Hellen me lo ha fatto scoprire dicendomi che mi avrebbe ispirato a scrivere e aveva ragione. Da un lato le navi traghetto ancorate, una piattaforma, molti container che mi ricordano il mio vecchio lavoro. In lontananza le case, uno scorcio del Alcazaba e il sole che tramonta piano piano dietro le montagne. Dall'altro lato si ammirano la passeggiata marittima della città, il faro e il mare che corre per incontrarsi con il cielo.
Il movimento lento e costante delle onde mi infonde un senso di tranquillità. Questo è il posto perfetto per aspettare; mentre la luce della sera colora sul acqua, gli uccellini cinguettano, dei ragazzi stanno pescando poco più in là. Per un momento mi sembra di dimenticare qualunque fosse quella cosa che aspettavo e per cui mi sentivo così in ansia.
Quando sono partita per questo viaggio pensavo che sarebbe stato l’inizio di una nuova vita. Una vita che avevo aspettato per molto tempo. Ero convinta che compiere questa scelta coraggiosa di cambiare, mi avrebbe catapultato in un mondo nuovo pieno di opportunità e che questo sarebbe bastato per farmi capire quello che volevo. Ma le cose non sono state così facili e soprattutto, l’emergenza del virus ha bloccato la normalità così come la conoscevamo e ci ha costretto a fermarci e ad attendere una vita che nel futuro non sappiamo ancora come sarà.
Madonna in una sua famosa canzone (Hung Up) dice: “Il tempo va così lentamente, per coloro che aspettano” ed è così che immagino molte volte nella vita ci saremo sentiti tutti. A volte ho questa sensazione che i giorni non passino mai e che quella di aspettare sia una costante della mia vita. Che sebbene abbia fatto molti progressi, molti cambiamenti e raggiunto molti dei miei obiettivi, ci sia sempre qualcosa che mi manca. E allora mi domando: quanto l’arrivo di queste cose che sto aspettando dipende da me e dalle mie azioni, e quanto invece dipende semplicemente dallo scorrere della vita stessa?
Quello che è certo è che tutti noi stiamo aspettando qualcosa. Qualcosa che arriverà o forse no al momento giusto. Certo è che la pazienza è un attributo divino e la nostra incapacità umana di aspettare ha spesso come risultato che rimandiamo la nostra felicità ad un momento indefinito nel futuro e ci rendiamo incapaci di vivere il momento presente. L’attesa di risolvere un problema, di trovare un lavoro, di trovare l’amore, o di realizzare un qualsiasi sogno. Perché non possiamo avere subito quello che desideriamo? Un interessante aforisma dice così: “Noi non cerchiamo mai le cose, ma la ricerca delle cose. Non viviamo mai nel presente, ma in attesa del futuro”.
Non è mia intenzione dare nessun tipo di risposta, ma piuttosto di mettere nero su bianco tutte quelle domande che a volte mi tormentano. L’impazienza spesso mi rende nervosa, ansiosa, di cattivo umore, praticamente mi rende infelice. Ma come facciamo ad imparare ad aspettare?
Credo che la domanda giusta da farsi dovrebbe essere: cos'è che devo imparare mentre aspetto?
La brezza soffia tiepida e leggera nella luce del crepuscolo e penso che così potrei aspettare giorni interi. Perché quello che mi circonda è talmente semplice e bello da appagare completamente il mio bisogno di vita. E mi accorgo che sì, questo è uno di quei momenti in cui sto vivendo il presente pienamente. Che il passato è passato e mi ha reso la persona che sono oggi. Che il futuro è là all'orizzonte, nella luce rosa delle nuvole che si tuffano nel mare e che non ne perderò nemmeno un pezzetto se sarò capace di aspettarlo, andando avanti un passo alla volta. E capisco che forse è proprio la felicità, quello che stiamo tutti cercando di imparare dall'attesa.
Learn from waiting (English Version)
The German writer and philosopher Gotthold Ephraim Lessing wrote this sentence that we Italians know better because quoted in a famous advertisement: “To await a pleasure, is itself a pleasure”. It’s been years that I think about the concept of waiting and I always thought that one day I would have wrote something about it. I started this post weeks ago, during quarantine, but for some reasons, I feel ready to end it only today.
Tonight I sit on some stone stairs in a pretty isolated place in front of the port of Almería. Hellen showed me and told me this place would have inspired me to write, and she was right. On one side there are anchored ferry ships, a platform, a lot of containers that remember me my old work. Far in the distance houses, a piece of the Alcazaba and the sun slowly going down behind mountains. On the other side I can admire the seaside walk of the city, the lighthouse and the sea which runs and meets with the sky.
The slow movement of the waves gives me a sweet sense of tranquility. This is a perfect place to wait; meanwhile the light of the evening colors on water, birds are singing, some boys are fishing a little further. For a moment, I feel like I forgot whatever that thing I was waiting for was, which causes me to be so anxious.
When I left for this journey, I thought that it would have been the beginning of a new life. A life I has been waiting for since a long time. I was sure that making this courageous choice to change, would have catapulted me in a new world full of opportunities and that this would have been enough to let me understand what I wanted. But things haven’t been so easy and above all, the virus emergency stopped normality so as we knew it and forced us to stop and wait for a future life that we still don’t know how it will be like.
Madonna in a famous song (Hung Up) says: “Time goes by so slowly, for those who wait” and it is like this I imagine all of us has felt many times in our life. Sometimes I feel like days never end and that waiting is a constant situation of my life. That even if I made a lot of steps ahead, many changes and reached many of my goals, there is always something missing. So I wonder: how much the coming of those things I am waiting for is depending on me and how much it simply depends on the flowing of life instead?
What is certain is that everyone of us is waiting for something. Something that will come, or maybe not, at the right moment. Certain is that patience is a divine attribute and our human inability to wait has often as a result that we delay our happiness to an undefined moment in the future and we make ourselves incapable of living the present. Waiting to solve a problem, to find a job, to find love, or to realize anyone of our dreams. Why can’t we have immediately what we wish for? An interesting aphorism says this: “We never seek things, but the search for things. We never live in the present, but waiting for the future”.
It’s not my intention to give any kind of answer, but rather to make it clear all those questions that sometimes torment me. Impatience makes me nervous, anxious, puts me in a bad mood and in simple words makes me unhappy. But how can I learn how to wait?
I believe the right question to make should be: what is that I have to learn while waiting?
A warm breeze flows in the light of the twilight and I think that in this way I could wait for days. Because what I have around me it’s so simple and beautiful that fulfill completely my need of life. And I realize that this is just one of the moments where I’m living the present at its fullest. That past is past and made me the person I am today. That future is on the horizon, in the pink light of the clouds which are diving in the sea and that I am not losing any of it, if I will be able to wait for it one step at a time. And I understand that maybe it is just happiness what we all are trying to learn from the waiting.