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In un giorno d'estate

C’è qualcosa di speciale nella tranquillità della mattina sul paseo marítimo.

E’ una tranquillità insolita, il mare calmo, il silenzio di una città che non si è ancora svegliata, soltanto qualcuno che pratica sport e la maggior parte di persone più anziane che arrivano di buon ora per prendersi il posto migliore e godersi il sole tiepido del mattino…

Sembra una vita fa che io mi svegliavo presto la mattina per andare a lavorare. Ora con gli orari che faccio è molto più frequente che mi permetta di dormire fino a tardi o se mi alzo prima è solo per andare a fare qualche torta alla Cuarta Planta.


Oggi però ho pianificato di venire in spiaggia presto e di nuotare. Adesso sono le 10:40 e sto facendo colazione in un baretto che adocchiavo dallo scorso anno ma nel quale non mi ero mai ancora fermata. E mi sto godendo queste ore, tantissimo. Oltretutto perché dopo alcuni giorni di caldo afoso, oggi la temperatura è calata, fino a qualche minuto fa il cielo era nuvoloso e corre una piacevole brezza. E’ così che mi rilasso e mi crogiolo nella lentezza. Quella lentezza che in queste settimane mi è parecchio mancata.


Sarà forse anche colpa dello stress che negli ultimi mesi non sono riuscita a scrivere molto. Ogni volta che tentavo di mettermi al computer, non riuscivo a concentrarmi, mi uscivano dei discorsi confusi che lasciavo sempre a metà e che col passare dei giorni finivo semplicemente per cancellare. Di solito quando non riesco a scrivere è perché mi manca chiarezza interiore...ma è qualcosa su cui sto lavorando in questi giorni e per questo oggi mi sono posta l’obiettivo di terminare o almeno di impostare questo post fino alla fine.


Vorrei riuscire a raccontare dei miei ultimi tentativi lavorativi e magari introdurre alcuni dei miei obiettivi per i prossimi mesi. Sono giunta nuovamente ad un punto di stallo, in cui valutare è più importante che prendere già delle decisioni e perché questo momento potrebbe definire molto di quello che succederà nel vicino futuro.


Negli ultimi due mesi, mi sono cimentata nel tentativo di organizzare dei piccoli eventi nella caffetteria in cui lavoro facendo i dolci. Il primo a Giugno dove l’intento era quello di far conoscere di più la pasticceria che offro, di stampo italiano, che si differisce abbastanza dalla classica offerta che si può trovare qui nel sud della Spagna. Il secondo invece, solo qualche giorno fa, in collaborazione anche con altre persone, come tentativo di costruire un nuovo team lavorativo e potersi magari incaricare anche successivamente di altri eventi. Un modo insomma per cercare di espandere le mie possibilità lavorative facendo altre cose che mi piacciono oltre al cucinare torte.


Il primo è andato bene. Me lo sono gestito quasi interamente da sola ma con il patrocinio dei proprietari che mi hanno appoggiato con pubblicità e anche con un compenso per le ore extra. E’ stata la prima volta in cui mi sono messa alla prova, cucinando dolci in grandi quantità: bignè al cioccolato, tartellette di pasta frolla ripiene di crema pasticcera e frutti rossi e mini porzioni di torta Sacher. L’evento consisteva nell’offrire a ogni cliente della caffetteria che ordinava un caffè o un tè o qualcosa da bere, una mini porzione di dolce.


La cosa più appagante è stata sicuramente vedere e ricevere un grande appoggio da tutti i miei più cari amici. Sono venuti quasi tutti i miei colleghi del Vips, e sono passati nel corso del pomeriggio anche tanti altri amici, alcuni che non vedevo da molto tempo ed è stato bellissimo.

ragazza che presenta i suoi dolci in una caffetteria

Il secondo invece è stato un po’ più complicato. Intanto perché lo organizzavo assieme ad altre persone e principalmente con uno dei cuochi del ristorante che avevo da poco conosciuto. Parlando una mattina e scoprendo di avere diciamo così dei sogni e degli obiettivi in comune, abbiamo pensato di proporci per organizzare un evento “di prova” che se andava bene poi magari ci poteva aprire anche delle altre porte. Come per esempio quella di crearci un lavoro come organizzatori invece che solo di “cuochi”. Io ho sempre amato fare queste cose e mi sono buttata a capofitto nel progetto con mille idee e mille aspettative che però si sono ridimensionate poco a poco durante il cammino.


Il concept era creare una festa estiva, con musica latina, un buffet di dolci, tavole con composizioni di frutta e cocktail. Una cosa semplice ma che attirasse l’attenzione e all’inizio l’idea sembrava grandiosa e vincente. Probabilmente però, a causa di gravi pecche organizzative la cosa non è andata poi così bene come ci si aspettava.


Inizialmente io mi sono occupata dei dolci, ma anche di creare la locandina per la pubblicità, di cercare dei camerieri per l’evento e assieme al mio amico Miguel Ángel, abbiamo creato la carta dei cocktail e il menu. E devo dire che per quanto mi riguarda io le cose le ho fatte bene. Del resto sono abbastanza maniacale, quando mi metto a organizzare qualcosa mi piace avere tutto sotto controllo. Ma per il mio collega la cosa non è stata così semplice. Lui si sarebbe occupato della musica e della frutta che in verità ha fatto collaborando con suo zio che suona le percussioni e ha da poco iniziato anche un business dove offre composizioni di frutta per eventi o occasioni speciali. Diciamo che sulla carta era tutto fantastico, ma come mi sono accorta in seguito, anche molto disorganizzato.


E’ stato impossibile per me stare dietro a tutto. Ci ho provato, ma i nostri metodi di lavoro erano talmente differenti che alla fine mi sono detta...meglio concentrarmi solo sulla mia parte e poi il resto che vada come deve andare!


Per farla breve posso solo dire che l’evento in sé è stato molto bello e io mi sono divertita molto, ma ci sono stati anche molti problemi. Il primo e il più grave è stata la scarsa partecipazione. Ci aspettavamo almeno 70/80 persone mentre invece probabilmente non abbiamo nemmeno raggiunto le 30, contando che quasi tutti alla fine erano familiari e amici. Questo ha significato uno scarso guadagno che probabilmente non ha permesso nemmeno di coprire le spese. Il secondo problema, legato al primo, è che hanno acquistato tantissima, troppa frutta, il che ha comportato uno spreco non indifferente.


Ci sarebbero poi molte altre cose da considerare, ma questo non è certo il luogo dove mettermi ad analizzare la cosa nei dettagli. Mi basti dire però, che da questa esperienza ho imparato molte cose di cui farò tesoro per quando mi cimenterò nell’organizzare ancora qualcosa di nuovo o per quando mi tufferò in qualche altra avventura. Sento che ogni piccola cosa mi guida un passo alla volta verso la scoperta di ciò che desidero davvero.


A proposito invece della mia vita personale, in questi mesi estivi sto cercando quest’anno di approfittare del mare e della spiaggia quanto più possibile. Ho avuto più di un’occasione di fare delle gite fuori città, di prendere il sole e fare il bagno. Ho passato un giorno intero sulla spiaggia delle “Salinas” nel Cabo de Gata assieme a Kathy il che mi ha permesso di apparire abbronzata già ai primi di Luglio. Mi sono tuffata da una scogliera nella piscina naturale della Cala de Enmedio e fatto video subacquei assieme alla mia amica Leila, ho fatto un pic nic sulla spiaggia del Zapillo con Hellen e Miguel Ángel, e sono pure stata ad un compleanno sulla spiaggia di Costacabana con un folto gruppo di membri della chiesa. Abbiamo cenato, ballato e fatto il bagno di notte…


Insomma posso dire che oltre a lavorare e a stressarmi per varie cose, sto anche cercando di crearmi dei bei ricordi assieme ai miei amici qui che poco a poco stanno aumentando. Sono grata per le relazioni che sto stringendo in questa città, ora la mia vita non sembra più tanto solitaria com’era all’inizio. E questo è certamente una grande benedizione.


Sapete quanto io ami l’estate. Termino questo post dal salotto di casa mia, guardando il mare luccicare dalla mia finestra. Questa mattina presto sono ritornata a fare il bagno perché l’ultima volta mi è piaciuto moltissimo. Oggi al contrario però il cielo è terso e il sole ha iniziato a scaldare appena è spuntato fuori dagli alti palazzi. Così io sono scappata al fresco del mio appartamento, mi sono fatta un pranzetto e un pisolino. Mi è tornato in mente quando trascorrevo le vacanze in famiglia ad Albarella e i pomeriggi passavano lenti, pigri e tutti un po’ uguali, eppure non c’era per me una sensazione più bella.


La pace e la pigrizia delle mattine d’estate mi fanno scattare una vena un po’ creativa e in questi giorni sto pensando ad un nuovo progetto che chissà, magari è solo un’idea bella e impossibile di cui fra un mese mi stuferò, o magari si trasformerà in qualcosa di realistico. Io so solo che più ci penso e più mi piace. Se mai dovessi iniziare a lavorarci davvero allora saprete anche voi di cosa si tratta. Per oggi però smetto di scrivere e vado a prepararmi un frullato con un bel mango maturo che ho in frigo da un po’ e che devo assolutamente utilizzare. E poi stasera Rocío che ora non è più mia collega al Ginos, ma la mia vicina di casa, mi aspetta per una bella cena italiana in centro. Insomma, oggi potrebbe anche essere la giornata d’estate perfetta.


Ps. Per vedere tutte le foto degli eventi potete andare sulla mia pagina Facebook dove ho creato un album apposta! :)

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