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Selling Sunset

Vorrei proprio che qualcuno mi spiegasse come mai per la terza volta sto riguardando tutte le 5 stagioni di Selling Sunset su Netflix, aspettando che escano le prossime due. Per chi non lo sapesse parliamo di un reality che mostra il lavoro di un’agenzia immobiliare sulla Sunset Boulevard di Los Angeles e molte storie personali delle sue agenti. Tutte ragazze bellissime, di successo, ma anche mezze rifatte, oche giulive, ognuna con il suo personaggio, con i suoi drammi e con immobili da milioni di dollari da vendere a gente ricca.

Tutti sappiamo a cosa servono queste serie. A farci evadere dalla nostra triste realtà di dover cercare di arrivare a fine mese e per farci dimenticare che probabilmente ci vestiamo con gli stessi vestiti a rotazione da almeno due o tre anni, mentre loro non ne indossano mai uno per più di una volta. E poi come faranno a guidare, camminare per la città e stare tutto il santo giorno su quei tacchi a spillo chilometrici?? Io è già tanto se li metto ancora la domenica mattina per andare in chiesa, ora che sono costretta ad andarci in autobus!

Comunque, è bello sognare. Giuro, io ormai conosco le loro vicende a memoria, ma per qualche assurdo motivo non mi stufo di riguardare gli episodi. Forse perché mi mettono voglia di truccarmi e pettinarmi bene e uscire a conquistare il mondo! Una volta anche io andavo in ufficio e cercavo di rendermi presentabile ogni giorno, ma da quando lavoro in una cucina sembra che le cose siano un po’ cambiate. Non mi trucco quasi mai, esco sempre con i pantaloni della tuta, scarpe comode e la stessa maglietta. Non mi piastro neanche più tanto i capelli perché comunque li devo tenere sempre legati sotto la cuffietta da cucina! Quindi si, è bello sognare ogni tanto.


A Gennaio sono cambiate un po’ di cose. A causa degli scarsi guadagni, i proprietari del GINOS hanno deciso di chiudere il ristorante così, un po’ da un giorno all’altro, e io ci sono rimasta male. Mi è dispiaciuto davvero lasciare quel posto, il primo lavoro che ho avuto ad Almeria, ma soprattutto il gruppo di amici che si era creato. Fortunatamente mi è stato offerto un posto nella cucina di un altro ristorante gestito dalla stessa impresa, il VIPS. Si tratta di una specie di fast food gourmet in stile americano: hamburgers, sandwitches di vario tipo, insalate, altri stuzzichini e cose così. Inizialmente non ne ero entusiasta ma ho accettato perché il posto è sotto casa, conoscevo già molte delle persone che ci lavoravano e alla fine il contratto che mi offrivano era buono.

Sto lavorando lì da metà Febbraio e sto imparando piano piano tutte le cose che ci sono da fare che sono certamente di più di quelle che si facevano al GINOS. Per fortuna l’ambiente è davvero piacevole e professionale, vado d’accordo con tutti e anche se i ritmi di lavoro sono più elevati, il tempo passa veloce e continuo a poter organizzare molto bene i gli orari anche del mio secondo lavoro alla Cuarta Planta, che per inciso sta andando a gonfie vele! Per cui anche se l’inizio dell’anno è stato un po’ rocambolesco, adesso le cose si sono stabilizzate e posso pensare a come organizzarmi per il futuro.

Ammetto che a volte penso che mi manca il lavoro d’ufficio. Mi piace la cucina, è da sempre il mio hobby preferito e non mi stanco mai di pensare a ricette, di comprare libri, guardare programmi o provare cose nuove, è qualcosa che mi fa sentire davvero felice e realizzata. Ma lavorare nella cucina di un fast food non è proprio la stessa cosa. Per cui a volte rifletto su quello che mi piacerebbe davvero fare. In questo ultimo mese ho anche ricevuto varie proposte di lavoro (almeno 3), che però io ho rifiutato perché non si adattavano alle mie esigenze. Questo mi è anche servito per vedere che le opportunità ci sono se le cerchiamo, il mio dovere ora è quello di capire quale direzione voglio prendere.


In passato sono stata una ragazza dai grandi sogni, anche a livello professionale. Ma con l’avanzare degli anni e grazie anche alle esperienze fatte recentemente, mi rendo conto che le cose che contano davvero non sono né i soldi, né la carriera. Ovviamente sono importanti ed è giusto lavorare e dare il massimo per migliorare costantemente la propria posizione, allo stesso tempo però oggi do molto più valore al mio tempo e alla mia pace mentale. Quello che è successo a Gennaio, mi ha fatto pensare e valutare se potrebbero esserci occasioni migliori per me, magari in altri settori, oppure anche se tornassi in Italia. Non c’è da stupirsi, e non ha senso negarlo, nei momenti di crisi è giusto guardarsi bene dentro e valutare tutte le opportunità. Magari non è un caso quindi che io sia così attratta dai personaggi di questo docu-reality, donne forti e indipendenti che nonostante i drammi, fanno un lavoro soddisfacente e remunerativo, restando sempre super sexy.


Ma se sono venuta qui in Spagna non è mai stato per questioni lavorative. E sento che questa città ha ancora moltissimo da darmi. Ci sono cose che devo fare, cose che devo capire, esperienze che mi aspettano e un futuro incredibile ancora tutto da scoprire.


Il mio percorso personale, intimo ed emozionale di questi ultimi anni, mi sta lentamente ma costantemente cambiando. Nel caos e nella confusione del tran tran giornaliero delle nostre vite, sta diventando sempre più difficile conoscere noi stessi ed essere davvero autentici.

Io non voglio limitarmi ad essere una bella (quasi) quarantenne che appare felice in un reality show, in una story di Instagram o nell’idea che le altre possono essersi fatte di me. Io sto cercando di scoprire la mia vera natura, i miei veri sogni e semplicemente seguire quella strada che mi rende felice, e oggi vivo una vita che mi aiuta a fare quei cambiamenti che so essere necessari per raggiungere tutti i miei giusti obiettivi.


Tra poco dovrò uscire per andare a lavorare e affrontare un nuovo turno in una cucina che con l’arrivo della bella stagione sta diventando sempre più calda. Però mi sono truccata e vestita bene per uscire. Farò quei pochi metri che mi separano dal lavoro camminando fieramente per poi arrivare e tornare ad essere la ragazza allegra e grezzotta di sempre!! Ma ringrazio Dio ogni giorno per avermi dato questa grande opportunità e per benedirmi e guidarmi continuamente su una strada che è solo mia e di nessun altro. Guardo il mare in lontananza e le palme ondeggiare al vento e non posso fare altro che sentirmi felice e in pace.



Il vero “sunset” io ce l’ho qui ad Almería e la cosa bella è che non è in vendita.

E’ gratis ed è disponibile a tutti.

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