La Feria di Verona
- starwells
- 4 ago
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C’è qualcosa di mistico nel restare in aeroporto di notte.
Il lavoro non si ferma mai realmente, ma si fa più sonnolento e si prende una piccola pausa dalla frenesia del giorno. Nella quiete e nel silenzio, qualcuno mangia uno snack, qualcuno prova a dormire su una sedia; c’è chi parla, chi cammina e chi si guarda intorno semplicemente in attesa.
Tra il sonno e la veglia, uno può cercare di chiudere gli occhi e dormire in qualche modo, oppure può approfittare di questo tempo per fare qualcosa che stava rimandando da tempo. Come nel mio caso, che rimando di scrivere sul blog già da molti mesi.
Ora a Malaga sono le 4:45 del mattino, ma sono atterrata da Bergamo alle 2:30. Sto mangiando una brioscina al cioccolato da Starbucks mentre aspetto con pazienza che arrivino le 9:00 per andare a prendere l’autobus che mi riporterà ad Almeria. Sono stata due settimane a casa in Italia e ci sono così tante cose che vorrei scrivere che non so davvero da dove cominciare.
Forse per prima cosa cercherò di esprimere la mia gratitudine per dei giorni che sono stati meravigliosi...che sono passati in fretta ma che mi hanno regalato tante belle emozioni, bei momenti e anche nuove avventure.
Diciamo che l’idea alla base di questo viaggio, era quella di prendermi finalmente delle meritate vacanze. Gli ultimi mesi al lavoro sono stati difficili, con l’aumento delle ore, delle mie responsabilità nel ristorante e vari problemi da gestire. Quindi aspettavo con trepidazione questo momento per staccare. Il tutto reso ancora più emozionante dal fatto che stavolta non sono andata da sola, ma accompagnata da un gruppetto di alcuni dei miei più cari amici qui ad Almeria, con i quali da mesi stavamo organizzando una settimana di viaggio da condividere insieme, tra dubbi e contrattempi, ma che alla fine si è rivelato un vero successo!
Con Inma, Dani, Cristina, David, Vlad e la piccola Ysabela, abbiamo fatto su una bella combriccola! Siamo stati tutti insieme nella casa grande che era dei nonni, ci siamo autogestiti ed è stato incredibilmente bello. Le colazioni con la Nutella e gli spuntini di mezzanotte, le chiacchiere in camera fino a tardi, i turni per il bagno e i momenti di relax in una casa che finalmente non trasmette più chiusura e rigore, ma che sta sbocciando in un luogo maestoso ed accogliente, nel quale fantastico ancora oggi di poterci vivere, un giorno.
Abbiamo visitato vari luoghi nei dintorni, come Cisano e Bardolino sul Lago di Garda, le città di Verona e Venezia, abbiamo visitato Palazzo Te a Mantova e passato un pomeriggio a Borghetto e infine passeggiato tra i verdi prati di Bosco Chiesanuova, non senza un po’ di pioggia, un buon krapfen e la pizza alla Caneva. Ci siamo mossi tranquillamente, ognuno con i suoi tempi e le sue esigenze. Siamo riusciti a fare quasi tutto senza mai litigare e senza che si creassero situazioni scomode, anche quando non tutti erano puntuali all’orario prestabilito, o quando non si puliva la cucina come io avrei voluto...insomma è stata davvero una bellissima esperienza.

Ma l’evento culminante del viaggio senza dubbio è stata la Feria di Verona. Non la solita festa in cappella infatti, ma un nuovo concetto. Un riadattamento di alcune delle tradizioni della feria, in una riuscitissima festa a tema. Era da molto tempo che avevo avuto quest’idea e grazie all’aiuto di mia mamma, di Enrico e dei miei fidati amici, siamo riusciti ad imbastire una prima edizione di successo. Abbiamo deciso questa volta di allestire il tutto nella terrazza esterna e per rievocare l’ambiente tipico, sono state sufficienti le bandierine del “Tio Pepe” e un po’ di palloncini. Inoltre la gente è stata molto fantasiosa nel cercare di attenersi al dress code e l’effetto finale, colorato e divertente, è stato super azzeccato. Il rione di Verona assieme a tutti i miei amici venuti da fuori, hanno fatto un vero figurone e mi hanno reso orgogliosa davanti ai miei amici spagnoli. Avevo curato una bella playlist di sevillanas, flamenco e flamenquito per accompagnare il rinfresco e poi i balli di Inma hanno incantato tutti i presenti. Infine assieme a Dani abbiamo cantato alcune canzoni dal repertorio del “Trio Stella” e per concludere la ciliegina sulla torta, il dj set di Daniele che come sempre è stato magistrale, reso anche più bello da dei tocchi di tecno che ci hanno fatto vivere una nuova esperienza sotto le stelle. Certo, la cosa più bella è stata vedere la partecipazione della gente, la loro allegria, la voglia di divertirsi, e sì lo ammetto, la loro gratitudine per aver creato ancora una volta una festa in grado di riunire e divertire assieme un grande gruppo di persone.
Adesso ritorno sul pezzo, sono passati già due giorni dal mio rientro e sì, ho avuto bisogno di dormire per recuperare. Ho ripreso oggi il lavoro ma ho fatto in tempo ad andare un pochino in spiaggia e a sistemare la casa. La cosa positiva è che ho ricominciato la mia dieta salutare...in Italia ho decisamente esagerato con i carboidrati, i grassi e gli zuccheri...devo tornare a darmi una regolata!! E così, anche queste vacanze sono passate e si ritorna alla vita di tutti i giorni.
Non è la prima volta che ritorno a casa ovviamente, ma stavolta c’è stato qualcosa di diverso. Sicuramente il fatto di aver portato con me i miei amici dalla Spagna è stato importante. E’ stato più facile mescolare quelle che ad oggi sono le mie due realtà. Ora sento che la mia famiglia ha finalmente accettato la mia scelta e che una cosa si fonde nell’altra. C’è un senso di apertura e questo mi rende più positiva e più tranquilla. Anche io sono cambiata e sono più consapevole di quello che vorrei e di quello di cui sento il bisogno.
Sono stata molto felice di aver potuto ritrovare alcune tra le persone a me più care e di aver ristabilito dei contatti più profondi. Anche se per un breve tempo, sono stata riempita da buoni sentimenti di amore, amicizia e di connessione. E’ stato un po’ come fare il punto della situazione per poter lanciare un occhio più attento sul prossimo futuro. E’ stato ricaricare le batterie e ritrovare quella buona relazione con la mia terra d’origine. A volte penso che un giorno vorrei tornare…
Oggi però i miei obiettivi a breve termine sono qui, in una città che ha tutto il mio cuore e la mia gratitudine per avermi permesso di ritrovarmi come persona. Ci sono alcune sfide dietro l’angolo che mi attendono e mi devo preparare. La prossima volta vi racconterò delle benedizioni che sto ricevendo ultimamente sul lavoro e di tutte le fantastiche relazioni che sto coltivando qui.
Per concludere però vorrei rivolgere un ultimo pensiero alla mia famiglia. Una famiglia che è in continua espansione e che ogni volta mi riaccoglie e mi ricarica. I bambini con i loro sorrisi ed i loro abbracci e che crescono a vista d’occhio. I miei fratelli, i miei cognati, i miei genitori...che bello è stato poter passare un po’ di tempo con tutti loro. Un tempo mi sentivo la pecora nera. Oggi invece capisco che non c’è una maniera migliore o peggiore di vivere la vita, c’è solo la nostra. E quindi avanti tutta, verso un luminoso futuro!
Grazie Italia, ancora una volta.
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