Non so se tra i lettori di questo blog, ci sia qualcuno che abbia mai giocato ad un’avventura grafica. Se sì, saprete sicuramente come ci si sente in quei momenti in cui la situazione si blocca. Ci manca quel enigma da risolvere che può permetterci di proseguire con il gioco e si va avanti, provando ad utilizzare oggetti a caso, parlando e riparlando con gli altri personaggi, controllando l’inventario per cercare qualche ispirazione. Ecco, io ora nella mia vita personale mi sento un po’ così. L’inventario è pieno di oggetti, intorno a me vari enigmi restano da risolvere e non riesco a capire cosa fare per venire a capo delle cose. E sfortunatamente, proprio come succedeva a me giocando nei primi anni novanta, non esistono soluzioni online da poter andare a consultare.
Sarà per questo che ultimamente soffro anche del blocco dello scrittore? Nel ultima settimana le temperature si sono alzate di parecchi gradi in maniera repentina. Le zanzare hanno iniziato a spuntare anche qui, il che non aiuta il mio sonno già normalmente troppo leggero. Mi sento molto stanca e in generale svogliata...è un miracolo che riesca a mantenere costanza quanto meno nel mio programma settimanale di allenamento e di cucina! Il resto va tutto estremamente a rilento.
E’ arrivata l’estate, la mia stagione preferita. Da sempre l’ho aspettata con ansia per fare i primi bagni al lago dopo l’orario di lavoro, prendere il sole nei weekend, passare le mie serate a Gardaland con gli amici e godere delle tanto attese ferie in qualche località di mare! Quest’anno però è tutto diverso. Sono in una vacanza forzata in una stupenda città a pochi passi dal Mediterraneo, eppure non riesco a fare a meno di pensare che mi manca qualcosa. Di certo la recente pandemia ha costretto non solo me ma anche molte altre persone a rinunciare a qualcosa.
Il 24 Giugno in Spagna si festeggia San Juan. Una festa che nasce dal incontro della celebrazione di origine cristiana della nascita di Giovanni Battista sei mesi prima di quella di Gesù e di quella pagana del solstizio d’estate il 21 di Giugno, che è il giorno più lungo dell’anno. Vero protagonista della festa è sicuramente il fuoco. Simbolo di forza, rinascita e purificazione. Si dice che Zaccaria, padre di Giovanni Battista, avesse acceso un grande fuoco per celebrare la nascita di suo figlio nella sua vecchiaia. Era inoltre tipico delle feste pagane accendere fuochi nella notte del solstizio d’estate in segno di buon auspicio.
Quest’anno, a causa del coronavirus, nelle città di mare tutte le tipiche celebrazioni si sono dovute cancellare. Di solito si accendono grandi fuochi sulla spiaggia e si va con parenti ed amici per mangiare, bere e festeggiare assieme. Molti colgono l’occasione per bruciare vecchi ricordi o appunti e libri di studio nel caso degli studenti, o altro in maniera propiziatoria. Lasciarsi alle spalle cose che si vogliono dimenticare per iniziare con una rinnovata speranza.
Mi sarebbe piaciuto vedere questa festa. Ma pare che la natura abbia voluto forzarci a fermarci, a lasciarci alle spalle le nostre vecchie abitudini per guardare al futuro. In seguito a manifestazioni come questa, le spiagge rimanevano coperte da rifiuti che la gente maleducata non si preoccupava di raccogliere. Quest’anno, il litorale ben sorvegliato dalla polizia è rimasto intatto. E noi abbiamo trovato modi alternativi di festeggiare San Juan e l’arrivo dell’estate.
Io sono stata ospite d’onore ad un barbecue sul tetto di casa di Hellen e Miguel. Il profumo delle braci e del grasso della carne che colava dalla griglia, i freschi cocktail che io e Hellen ci divertiamo a creare mescolando bevande analcoliche, una sottilissima falce di luna brillante sui tetti bianchi delle case alla luce del crepuscolo. Aria fresca, buon cibo e la migliore compagnia. E’ in momenti come questi che mi ricordo che vale la pena portare pazienza. Le cose non sono quasi mai come le avevamo immaginate e non possiamo avere sempre il controllo di quello che ci accade né purtroppo di come ci sentiamo. Ma va bene. Prima o poi troveremo la soluzione a quel enigma che sembrava impossibile e che magari avevamo sotto il nostro naso.
SAN JUAN (English Version)
I don’t know if between the readers of this blog, there is someone who has ever played at a graphic adventure. If so, you will surely know how it feels in that moments when the situation is stuck. We miss that enigma to solve which can allow us to advance in the game and in the meantime we just try to use casual objects, talking and talking with other characters, checking the inventory looking for some inspiration. Well, now in my personal life I feel the same. Inventory is full of objects, various unsolved enigmas around me and I don’t understand what to do to find a solution. And unluckily, just like it used to happen when playing in the early ‘90, it doesn’t exist any online solution I can go check out.
Could it be for this that lately I also suffer from the writer’s block? In the past week temperatures got higher from a day to another. Mosquitoes began to show themselves also here which doesn’t help my usual too light sleep. I feel very tired and generally listless...it is a miracle I could at least keep constant in my weekly training routine and with my cook plan! All the rest is going extremely slowly.
Summer has finally arrived, my favorite season. I always used to wait so much for it in order to take the first baths in the lake after work, to sunbath during the weekend or to spend my nights in Gardaland with my friends and enjoying summer holidays in some seaside location! This year otherwise, all is different. I’m in a forced vacation in a wonderful city on the Mediterranean sea, but I can not avoid feeling that I am missing something. Surely recent pandemic forced not just me but also many other people to give up something.
On the 24th of June in Spain, it is celebrated “San Juan”. It is a festivity which comes from the celebration of christian origin of the birth of Saint John Baptist six month earlier than the one of Jesus together with the pagan worship of the summer solstice on the 21st of June, which is the longest day of the year. The true protagonist of the festivity is fire. Symbol of strength, rebirth and purification. It is said that Zachary, father of John the Baptist, lit up a fire to celebrate the birth of his son in his old age. Besides it was also typical of the pagan rites to light up fires in the night of the summer solstice as a good luck wish for the future season.
This year, due to the coronavirus, in the seaside cities all the typical celebrations had to be canceled. Usually big fires are lit on the beach and people go with family and friends to eat, drink and celebrate together. Many also take the occasion to burn old memories or notes and books in the case of students, or other in a propitiatory manner. Leave behind all things they need to forget and begin again with a renewed hope.
I would have really liked to see this big party. But it seems that nature wanted to force us to stop. To leave behind our old habits looking at a better future. After celebrations like this, beaches ended covered by a lot of rubbish that bad people didn’t worry to pick up. This year all the coast was well watched by the police and remained perfectly clean. And we found alternative ways to celebrate San Juan and the arrival of summer season.
I was the honor guest at a barbecue on the rooftop of Hellen and Miguel’s house. The smell of the embers and the meat grease flowing from the grill, fresh cocktails that Hellen and me have fun to create mixing up alcohol free drinks, a very thin crescent moon shining on the white rooftops in the twilight. Fresh air, good food and the best company.
It is in moments like this that I remember that it’s worth to be patient. Almost never things are like we had imagined and we can’t always have control on what happens nor unfortunately on how we feel. But it’s ok. Sooner or later we will find the solution to that enigma which seemed impossible and that maybe we had under the nose.