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Summertime Sadness

  • Immagine del redattore: starwells
    starwells
  • 23 ago 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

Sapete quella famosa canzone di Lana Del Rey? Quella con un sound un po’ retrò in cui lei canta languidamente della “tristezza estiva”? Beh, in questi giorni ci sto ripensando spesso ma non tanto alla canzone in sé, più che altro penso alla sensazione. Io non la chiamerei proprio tristezza, quella che sento io è una malinconia.


Io amo l’estate, lo sanno tutti che è la mia stagione preferita e non è un caso se ho scelto di vivere in una città del sud, vicino al mare e con un’altissima percentuale di giorni di sole all’anno. Però l’estate, da me così attesa per tutto il tempo, scappa via velocemente e ormai anche il mese di Agosto 2021 sta giungendo al termine.

Isola di Rab (Croazia 2017)

Quest’anno è diverso da tutti gli altri anni. Per la prima volta da quando lavoro, ho la possibilità di lavorare e di essere in vacanza allo stesso tempo. Il mio orario nella cucina del ristorante Ginos è ancora ridotto e cambia di settimana in settimana. Questo mi dà l’opportunità di avere anche molti giorni liberi che posso sfruttare per andare sulla spiaggia o riposarmi. E’ così che mi sono ritrovata a pensare all’estate, al perché mi piaccia tanto e a questa strana malinconia che mi fa provare.

Comincerei con il descrivere quella sensazione di libertà che provo guardando il mare, il lago o anche solo la superficie dell’acqua di una piscina che luccica al sole. Non riesco mai a resistere a un bel tuffo, anche quando l’acqua è molto fredda. E poi uscire, sdraiarsi sotto il sole bollente e sentirsi così vivi...io la chiamo "sensazione di vacanza" e la ricollego probabilmente a tutti gli anni della mia infanzia e della mia adolescenza passati nella casa di famiglia al mare nell’isola di Albarella. Ci sono anche degli odori particolari che adoro, come per esempio il profumo delle creme solari o quello di ammorbidente quando si stendono gli asciugamani. E poi c’è l’odore del fumo delle sigarette che si sparge nell’aria, che forse a molti non piacerà ma che io ammetto sempre di sniffare con piacere. Un insieme di elementi perfetto e in un baleno mi sento in vacanza e mi sento felice. Completano il tutto gli auricolari e la canzone del momento e posso concedermi qualche minuto per staccare da tutto e sognare.

Spiaggia Jamaica, Sirmione (BS) 2018

Ma allora cosa centra la tristezza? Beh nel mio caso è semplicemente il desiderio che questo momento non finisca e allo stesso tempo la consapevolezza che non si può fermare il ciclo delle stagioni e nemmeno fermare il ritmo della vita. Ed è allora che provo la malinconia. Per tutti quei momenti passati che ho vissuto, che ho amato e che non potranno più ritornare.

Io sono davvero molto sentimentale quando ripenso al passato e ci sono momenti estivi a cui ripenso sempre con un pizzico di malinconia. Le estati da bambina e anche più tardi da adolescente ad Albarella sono forse i più importanti. Un luogo dove cerco di ritornare ogni volta che posso e che mi ricorda una tappa importante della mia vita, un luogo che mi ha vista crescere e da bambina diventare una giovane donna, un mare che ha conosciuto i miei segreti più intimi e che ogni estate mi faceva rinascere e mi dava la forza per ricominciare daccapo.

Playa de Rodiles (Asturie, Spagna 2014)

Poi qualcosa ha iniziato a cambiare. Sono cresciuta e ho iniziato a viaggiare, staccandomi dalla famiglia e intraprendendo anche viaggi assieme agli amici. Indimenticabile resterà per sempre la vacanza pugliese a Specchiarica nel 2011 assieme ad un gruppo di amici tanto casuale quanto rivelatosi poi anche perfettamente assortito: “Tanta Robba!” (E solo chi c’era potrà capire). Poi nel 2013 la madre di tutte le vacanze: surf camp a Moliets nel sud della Francia. Le persone giuste, un road trip con visite culturali ed esperimenti gastronomici e poi una settimana di campeggio in cui mentre di giorno si cercava di imparare a surfare, di notte si cercava di dormire in tenda, assieme a tanti altri ragazzi provenienti da varie parti d’Europa. La prima volta che facevo una cosa del genere e forse quella volta in cui ho iniziato a capire che dovevo e volevo provare cose nuove per vivere la mia vita al massimo del suo potenziale. (L’anno dopo stessa cosa a Santander).

Ma vogliamo parlare poi di quel luglio 2015 in cui io e altri due pazzi amici siamo volati per tre settimane a Los Angeles e San Diego per partecipare al Comicon? Ovvero la fiera culto per tutti i nerd del mondo di cinema, fumetti e cosplay? Non basterebbero 10 pagine per raccontare le avventure! E poi nel 2016 ho scoperto la Croazia e le sue meraviglie, Trieste e i suoi grandi amici, e la vacanza tranquilla ma avventurosa, quella in cui ogni giorno si parte alla scoperta di una nuova spiaggia selvaggia. Si nuota, si esplora, si cammina, si visita, si mangia, si parla...si vive.


Infine nel 2018 ho scoperto l’Andalusia e la città in cui mi sono trasferita a partire dal 2020. Pensandoci bene forse tutte le cose che ho vissuto si sono messe insieme e mi hanno fatto arrivare fino a qui, per vivere un po’ di estate tutto l’anno.

Isola di Albarella (RO) 2020

Eppure nonostante i mie quasi 38 anni, mi rendo conto che là fuori c’è ancora tutto un mondo da scoprire. Che non ha senso essere malinconici per i momenti meravigliosi che abbiamo vissuto nel passato. E’ vero che non ritorneranno, ma li abbiamo vissuti e nessuno potrà portarceli via. Possiamo invece continuare a sognare che ce ne saranno molti altri, e che ognuno di questi ci porterà qualcosa di nuovo e aggiungerà un angolino di colore al quadro della nostra vita.

Amo l’estate e quella sensazione di felicità, mista a malinconia, mista al sogno. La mia Summertime Sadness...

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