Tornare a casa
- starwells
- 27 dic 2021
- Tempo di lettura: 5 min
Tornare a casa può significare molte cose. Scrivere questo post è una bella occasione per riflettere. E’ da tanto che non lo faccio e in parte è perché sto affrontando un periodo di transizione, in cui definire i miei sentimenti o le mie emozioni, non è facile nemmeno per me. Ma dopo quest’ultima settimana passata assieme alla mia famiglia, mi sento in dovere di farlo, non solo per raccontare i fatti, ma soprattutto per fare un po’ di chiarezza.
Casa è il paese dove sono nata, Bussolengo, o per allargare un po’ i confini la città di Verona e tutta la sua meravigliosa provincia, dove vivono la mia famiglia e i miei migliori amici di una vita. Ogni volta che rientro a casa, in Italia, è un’avventura.
Questa volta sono rientrata per poter partecipare alla festa di matrimonio di mio fratello Giovanni e soprattutto per poter incontrare per la prima volta la mia nuova cognata. Lei si chiama Thaylanne, ed è una ragazza brasiliana. Lei e mio fratello si sono conosciuti online durante la pandemia, e la loro è una bellissima storia d’amore moderna. E’ arrivata in Italia circa un mese fa con la sua dolcissima bimba di 5 anni, Agnes, che è anche la mia nuova nipotina. Potrà sembrare una situazione inconsueta per molti, ma non ha nulla di così strano infondo. Sono due ragazzi che hanno fatto una scelta di impegno reciproco e che io ammiro molto. Lei poi ha davvero una grande energia; abbiamo scoperto di avere molte cose in comune e di essere entrambe un po’ pazze il che può essere solo una cosa positiva.

Casa è anche passare del tempo con le persone care che amiamo e io mi sento così ogni volta che ho l’occasione di poter riabbracciare i miei nipotini. Ho rivisto subito i piccoli Benjamin, Eva e il terremoto Beatrice e mi sono coccolata e sbaciucchiata per bene l’ultimo arrivato in casa di mia sorella, il piccolo Enoc, nato a fine agosto. Ogni volta mi si riempie il cuore di tenerezza e di gioia nello stare con tutti loro, ascoltare le loro avventure e vedere i loro piccoli e grandi progressi. Questi viaggi mi danno la possibilità di dedicargli un po’ del mio tempo concentrando su di loro tutte le mie attenzioni. Per questo prima di rientrare in Spagna, sono stata anche una notte a Padova a casa di mio fratello Raffaele per poter stare con Teodora, Dario, Gabriella e Michele.


Ho sempre saputo che il legame con i miei nipotini, che da ora comprendono anche la piccola Agnes, è e sarà sempre speciale. Sono loro che mi mancano di più quando sono lontana e sapere che si ricordano di me come io sempre mi ricordo di loro, mi rende estremamente felice ed orgogliosa.
Ma questa lontananza, che per molti motivi si è messa tra me e il resto della mia famiglia, era necessaria. Oggi dopo quasi due anni, inizio a realizzare meglio anche i perché.
Qualche settimana fa pensare a questo viaggio mi preoccupava. Il fatto di vivere oggi in un altro paese e di avere una vita separata rispetto al resto della mia famiglia a volte mi fa sentire quella diversa, quella un po’ estranea e lo ammetto, avevo anche dei timori in merito a come mi sarei sentita ad essere l’unica “non accoppiata” e altri pensieri di questo tipo. Ma la verità è che arrivata in Italia è andato tutto molto meglio di quello che immaginavo. Mi sono sentita a casa, assolutamente normale, come se le cose non fossero mai cambiate.
Ho dovuto fare tante cose e tutte di corsa. Ho potuto rivedere pochi amici a causa del tempo molto limitato, ma mi ha fatto come sempre moltissimo piacere. E ogni volta che parlavo con qualcuno che mi chiedeva come va la mia nuova vita in Spagna, io rispondevo entusiasta. E’ stato così che mi sono resa conto di quanto nonostante le cose siano ben lontane dall’essere perfette, io mi senta felice e soddisfatta della mia situazione. Ho trovato qualcosa che mi piace, sto facendo amicizia, sto lavorando a dei progetti che sono sicura abbiano un ottimo potenziale per il futuro, vivo in un posto da sogno, che cosa potrei desiderare di più?
Ho capito che questa lontananza mi sta facendo piano piano scoprire chi sono veramente. Ho capito che ogni volta che ritorno ad Almeria io ritorno a casa. E non mi riferisco solo alla città e alla mia vita, ma parlo di me stessa.
La società in cui viviamo al giorno d’oggi ci mette moltissima pressione e io mi chiedo continuamente cos’è che voglio davvero fare. A volte è difficile distinguere i nostri desideri reali dalle aspettative che gli altri hanno invece per noi. Ho vissuto per anni in una situazione apparentemente ideale e per capire che non ero felice mi ci sono voluti moltissimo tempo e diversi tipi di esperienze, non tutti positivi. Persino oggi ci sono cose che faccio o non faccio non per mia volontà ma per comodità o per paura. La differenza è che inizio ad essere più consapevole di quando mi ritrovo in una di queste situazioni e allora so che devo cambiare.

Ad un certo punto del viaggio verso il Tempio di Roma, mentre ero in macchina con i miei genitori, mio papà mi ha chiesto ancora una volta di spiegargli il perché della mia decisione di trasferirmi. Come ho già scritto anche qui è difficile anche per me dare una risposta che sembri logica ma in quel momento mi è venuto spontaneo farlo con una sola parola, gli ho detto: libertà. E non intendo libertà di disobbedire o di fare chissà cosa. Intendo la libertà della mente e dello spirito di poter prendere delle vere decisioni, che mi facciano sentire fedele a me stessa e che siano “libere” dalle aspettative, dalle pressioni, dalle convenzioni…
Ho capito che oggi io sono a casa perché sono libera di poter essere me stessa. Non perché qualcuno me lo abbia mai impedito, ma perché io stessa lo facevo. Qui invece posso conoscermi davvero e combattere tutte quelle battaglie interiori che devo vincere per poter essere la persona che posso essere e sviluppare il mio potenziale.

La strada è ancora lunga. Ho tanti sogni che vorrei realizzare nel prossimo futuro e non riuscirò mai a farlo se non avrò il coraggio di fare delle scelte a volte anche difficili. Oggi sono qui e sono io la mia migliore compagnia. Allo stesso tempo però sono rincuorata dall’amore della mia famiglia e di tutti quegli amici che ho temporaneamente lasciato ma che sono vicini a me sempre. Io non mi sento mai da sola ed è la verità. E sono grata di poter vivere in questo momento una vita che ho scelto con consapevolezza e che spero potrà continuare a darmi soddisfazioni.
Oggi sono qui, ma domani chissà. E importa poco alla fine perché la mia casa, sono io.
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