Vacanze Italiane
- starwells
- 27 lug 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Sono le 11 di mattina ad Almería e ci sono già 28 gradi con un’umidità del 59%. E’ lunedì e dopo due settimane di fiacca, ho cercato di ricominciare con l’energico workout settimanale di Pamela Rief per poi buttarmi sotto la doccia fredda.
La scorsa settimana l’ho trascorsa in Italia, dopo quasi sei mesi di lontananza dalla mia famiglia e dai miei amici, tre dei quali passati in quarantena. Ho pensato fosse il modo giusto per ricaricare le batterie e ricominciare a vivere la mia “nuova normalità” qui in Spagna riordinando sentimenti e pensieri.
In pochi giorni sono riuscita a riabbracciare i miei genitori, i miei nonni, i miei fratelli e soprattutto i miei adorati nipotini che stanno crescendo così in fretta! Ho trascorso tre giorni sull'isola di Albarella, un piccolo paradiso nel delta del Po dove l’inebriante profumo dei pini marittimi riesce ogni volta a trasportarmi in pochi istanti al tempo felice della mia infanzia. Tre giorni di pace assieme ai miei genitori e a mia sorella coi bambini. Piscina la mattina, spiaggia il pomeriggio. Qualche giro in bicicletta e shopping di riviste di moda al giornalaio del centro commerciale. Un sonnellino pomeridiano sullo sdraio nella veranda, giochi e sbaciucchi ai bambini, buone conversazioni, cibo casalingo e poco altro per ritrovare la felicità nelle cose semplici.

Gli ultimi tre giorni sono stati invece un vero tour de force tra persone e luoghi per riabbracciare quanti più amici possibile! E solo con qualche eccezione sono contenta di aver potuto rispettare il mio fitto programma, partendo da un mercoledì sera a ricordare i bei tempi di servizio in ambulanza alla Croce Rossa. Giovedì colazione a Montorio, un pranzo gourmet sotto la fresca veranda di Corte Dal Castello dove anche se solo per qualche ora si sono riuniti i “4 dell’Ave Maria” come ci chiama mia mamma! Un pomeriggio rinfrescante in piscina e poi una serata assieme ai miei migliori amici della chiesa con una vera cena italiana preparata dalla mia seconda mamma e le nostre chiacchiere come abbiamo fatto per più di un anno quasi ogni venerdì sera. Ad accompagnarci quella sensazione che fossero passati solo pochi giorni dall'ultima volta che eravamo stati di nuovo tutti insieme.

E poi il venerdì mi sveglio con la pioggia e un vento fresco e devo uscire col golfino per sbrigare qualche commissione in posta e poi al supermercato Martinelli. In tarda mattinata ritorno al mio vecchio ufficio. L’azienda in cui ho lavorato per quasi 13 anni e dove, vi farà strano saperlo, ritorno sempre con estremo piacere per rivedere tutti i miei ex-colleghi che negli anni sono diventati anche miei amici e persino i miei ex-titolari. Passo lì tutta la mattina e anche quando arrivano le 15.30 e devo scappare, faccio fatica perché io lì mi sento a mio agio e non c’è cosa più bella di sapere che sono andata via restando in buoni rapporti con tutti. Quest’epoca della mia vita non è stata sempre facile ma si è conclusa nel migliore dei modi e ora devo guardare con fiducia al futuro, sapendo che come sono cresciuta superando sfide in apparenza impossibili, anche ora mi potrò reinventare sviluppando nuove competenze e coltivando nuove amicizie.
Il pomeriggio faccio una passeggiata a Cisano, uno dei posti che ho frequentato di più sul Lago di Garda. Il cielo sembra scuro ma nel giro di poco, si apre offrendo a me e alla mia amica una meravigliosa vista di luci e colori. Ci sediamo sulla spiaggia di sassi chiacchierando e raccontandoci gli ultimi gossip della nostra vita. E’ meravigliosa la sensazione di pace che sento guardando le onde. Acqua, alberi, vento, profumi e colori, queste sono le piccole cose che mi rendono felice ovunque io vada nel mondo. Imparare ad apprezzarle è tremendamente importante.
L’ultima tappa del mio viaggio è la Valpolicella, per una pizza assieme ad altri cari amici. E anche qui vengo accolta da un meraviglioso arcobaleno. La serata scorre velocissima tra chiacchiere e risate e mi prende un po’ la malinconia di questa vita frenetica che una volta era la mia routine.

Sabato mattina, dopo un’ultima colazione al bar del mio paese, prendo il treno per raggiungere l’aeroporto di Milano Malpensa dal quale partirà il mio volo di ritorno. Sono stanca e sull'aereo sonnecchio ascoltando musica. Dopo poco più di due ore ci prepariamo all'atterraggio e io rivedo dal finestrino le montagne desertiche i mare azzurrissimo di Almería. Il caldo è intenso e l’umidità dell’aria sembra rendere in un primo momento più difficile la respirazione. Guardo fuori dal finestrino del bus scorrere questi paesaggi mediterranei che ora sono la mia casa. Faccio un po’ di spesa di frutta e verdura e mi cucino una cena leggera. Le 22 sono passate da poco e mi butto sul letto con il sottofondo della radio. Domani ricomincio di nuovo, ma le sensazioni di quello che ho vissuto negli ultimi giorni sono ancora nitide nella mia mente mentre prima di addormentarmi scorro le centinaia di foto di nipotini e paesaggi fatte durante questo breve ma intenso viaggio.
Ora mi è chiaro, non c’è solo un posto che posso chiamare Casa. Casa è dove mi sento felice, dove posso imparare a conoscere me stessa, in compagnia di famigliari e amici. L’Italia è casa, ma anche Almería è casa e sono certa che durante questo percorso incontrerò altri luoghi e persone che mi faranno sentire così.
Oggi è lunedì. Vorrei scrivere un ultimo paragrafo e sto cercando di riflettere sui miei pensieri e sulle mie sensazioni del momento. Un caldo umido mitigato da una brezza leggera, un cielo oggi coperto rende l’atmosfera pigra. Il mio canale radio preferito di grandi classici trasmette ora la canzone “Karma Kamaleon” che casualmente è anche il nome che io ed un mio gruppo di amici ci siamo dati su WhatsApp.
Oggi resto un po’ in bilico tra passato e futuro grata di ogni piccola cosa che ho vissuto. Mi godo solo il momento.
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